
A cura della Redazione Biblioteca
Forse ancora oggi, quando si sentisse parlare di un ritrovo di due giorni per Signore in un luogo ameno in Franciacorta, si penserebbe a un’occasione di relax disimpegnato. Ebbene, niente di più lontano dalla realtà. Il 22 e 23 settembre scorsi si è svolto all’Albereta, splendido wine relais, un incontro che, nel panorama della cultura e della società italiane, si è da subito presentato come uno tra i più ricchi degli ultimi tempi, complice anche lo svolgimento finalmente “in presenza”: l’evento Women in Food, organizzato dal Corriere della Sera e dedicato a una riflessione a tutto tondo sui temi legati al cibo e sulla presenza delle donne in questo settore oggi di importanza strategica. La cucina è la nuova stanza dei bottoni e le 20 “donne del cibo” ne hanno discusso con ospiti da tutto il mondo.
Cucinare può essere un atto politico? E il linguaggio del cibo può influenzare una società intera? Quanto vale a livello mondiale il food-business ood? Domande attualissime, su cui vale la pena di citare due “grandi” come Alain Ducasse (Mangiare è un atto civico, Torino, Einaudi, 2018) e Massimo Montanari (Cucina politica. Il linguaggio del cibo fra pratiche sociali e rappresentazioni ideologiche, Roma-Bari, Laterza, 2021). Ancora: la cucina, luogo simbolo del lavoro domestico femminile, può divenire nella società di oggi il luogo principe di un reale salto di genere? Impresa, Empowerment, Creatività, Visione: ecco le aree su cui si sono concentrati talk, tavole rotonde e interventi. Per la sezione Creatività non poteva mancare Paola Siniramed Trifirò con il suo Dizionario irresistibile di storie in cucina (Cairo 2021), risultato vincitore del Premio Iolanda 2021 dedicato alla letteratura enogastronomica.
Imprenditrici, scrittrici, chef, giornaliste: tutte le donne del cibo sono accomunate, pur nelle loro differenze, da un impegno indefesso in quello che fanno e dalla strenua intenzione di avere successo. Studiano, lavorano, si aggiornano senza sosta sulle nuove tendenze, sulle ultime tecnologie. E si confrontano tra loro.
I consigli di lettura, a margine di questo evento, sarebbero infiniti; eccone una piccola selezione, tra i titoli recenti, per i più curiosi: Unsavory truth di Marion Nestle (New York, 2018), sulle manipolazioni che subiamo dalle aziende della filiera del food; Buono da pensare di Gianfranco Marrone (Bompiani 2014) sulla cultura e la comunicazione del gusto; Buono, pulito e giusto di Carlo Petrini (Einaudi 2011) per i principi fondamentali di una nuova gastronomia; The Omnivore’s Dilemma di Michael Pollan (New York 2009) in cui si svelano tutti i retroscena di come il cibo arriva sulle nostre tavole.