![Letture per l’anno nuovo](https://www.trifiro.it/wp-content/uploads/2018/11/Biblioteca.jpg)
A cura della Redazione Biblioteca
A gennaio, la Newsletter della Biblioteca non può non proporre una selezione di letture (per tutti i gusti) per il nuovo anno. Ecco allora qualche consiglio, tra i libri di recente uscita e non solo.
“Se proprio dovessi, sceglierei la Tasmania. Ha buone riserve di acqua dolce, si trova in uno stato democratico e non ospita predatori per l’uomo. Non è troppo piccola ma è comunque un’isola, quindi facile da difendere. Perché ci sarà da difendersi, mi creda”.
Tasmania è l’ultimo romanzo di Paolo Giordano (Einaudi 2022), che affronta in questo libro tematiche attualissime, come il cambiamento climatico, il terrorismo, la pandemia, la fluidità della società. Giovanissimo autore dell’acclamato La solitudine dei numeri primi (Premio Strega nel 2008), Giordano, classe 1982, fisico di formazione, è oggi giornalista e scrittore affermato, in grado di dare voce alle inquietudini del presente.
“Sono venuta al mondo un venerdì di tempesta del 1920, l’anno del flagello. La sera della mia nascita era saltata la corrente, come spesso succedeva durante i temporali, ed erano state accese le candele e i lumi a petrolio, sempre a portata di mano per le situazioni di emergenza”.
La Violeta di Isabel Allende (Feltrinelli 2022) nasce in una notte tempestosa del 1920, in Cile, e attraversa con tutta la sua esistenza un secolo di grandi passioni e grandi imprese, di grandi sconvolgimenti e grandi tragedie. Il suo è il racconto epico e travolgente, in prima persona, di una donna, di una grande famiglia e di un’epoca intera.
Un’elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante: sono netsuke, piccoli oggetti di provenienza giapponese. Ma come sono arrivate lì quelle sculturine? Un tempo si trovavano in casa di Viktor e Emmy von Ephrussi, bisnonni di de Waal, che abitavano in un fastoso palazzo viennese della Ringstrasse. Un’eredità di avorio e ambra di De Waal (Bollati Boringhieri, 2011) – ultimo erede della dinastia ebraica degli Ephrussi, commercianti di cereali originari di Odessa e poi banchieri, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa – è un libro-capolavoro, elegante e dettagliato, che intreccia storia, letteratura di viaggio, saga familiare, arte.