
Condividiamo l’approfondimento firmato dagli Avv.ti Giacinto Favalli-Giuseppe Sacco pubblicato sulla rivista Diritto & Pratica del lavoro sul tema della reperibilità del lavoratore.
La reperibilità è una prestazione strumentale ed accessoria, consistente nell’obbligo del lavoratore di porsi i n condizione di essere prontamente rintracciato in determinati archi temporali, in vista di un’eventuale successiva prestazione, alla quale corrisponde l’obbligo di riconoscere un compenso aggiuntivo alla normale retribuzione.
La legge non contiene una specifica regolamentazione della reperibilità, la cui disciplina è riservata ai contratti collettivi nazionali di lavoro, ovvero, in mancanza, a i contratti territoriali, aziendali o ai regolamenti interni aziendali, ovvero ancora può essere definita nell’ambito di accordi individuali tra datore di lavoro e prestatore.