Dagli anni di Piombo ad oggi: come cambia il ruolo dell’avvocato

Dagli anni di Piombo ad oggi: come cambia il ruolo dell’avvocato

Le Fonti Legal | 18 ottobre 2018

Commento di Salvatore Trifirò

“Il giuslavorista Salvatore Trifirò racconta l’evoluzione della professione dagli anni delle contestazioni, in cui è scampato a due attentati delle Brigate Rosse, fino ai giorni nostri.

È l’inizio degli anni Cinquanta, un ragazzo siciliano di 22 anni, neolaureato in giurisprudenza a Palermo, arriva a Milano per cercare lavoro. Una valigia «carica di perplessità» in una mano, e qualità fuori dal comune. All’esame da procuratore legale, è primo su tre mila concorrenti. È solo questione di tempo e arriva la chiamata del migliore avvocato in circolazione: Cesare Grassetti, uno dei più eminenti giuristi del Novecento, con l’offerta che cambia la vita. Comincia così la carriera di Salvatore Trifirò, classe 1932, uno dei maggiori giuslavoristi italiani che ha dato un contributo decisivo alla creazione del diritto del lavoro vivente. Oggi, a quasi 87 anni, Trifirò lavora «14 ore al giorno» e ha appena fatto un’operazione agli occhi che gli permette ancora di «guardare lontano»: «non è nel mio Dna fermarmi sulla riva del fiume a osservare l’acqua che scorre. Bisogna sempre aver nuovi progetti e guardare al futuro».”

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