La Corte d’Appello di Venezia, con una recentissima sentenza ed in riforma di quella di primo grado, ha ritenuto legittimo il licenziamento di una lavoratrice madre, stante, da un lato, la gravità del suo comportamento e, dall’altro, la mancanza di qualsivoglia prova che lo stato di gravidanza potesse aver inciso sulla capacità della lavoratrice di comprendere i fatti posti in essere.
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