Limiti all’utilizzo di investigatori privati per monitorare dipendenti che operano all’esterno dell’azienda

Limiti all’utilizzo di investigatori privati per monitorare dipendenti che operano all’esterno dell’azienda

Diritto 24 – Il Sole 24 Ore: 20/02/2019
Limiti all’utilizzo di investigatori privati per monitorare dipendenti che operano all’esterno dell’azienda

Commento a cura dell’avv. Marina Olgiati

Il caso esaminato dal Tribunale riguarda il licenziamento di una dipendente con compiti di promozione della clientela.

La dipendente svolgeva la sua attività prevalentemente all’esterno dell’azienda; non aveva obbligo di attestare la sua presenza mediante timbrature e certificava la sua prestazione attraverso report da lei stessa compilati, secondo modalità delineate da una specifica procedura interna, che ne prevedeva la pianificazione su base settimanale, con indicazione nel database aziendale dei clienti da visitare. Alla fine della giornata lavorativa, la lavoratrice doveva indicare nel report le visite effettivamente portate a termine.

La società datrice aveva contestato all’interessata l’infedele compilazione dei report, avendo accertato che le visite ivi indicate non corrispondevano a quelle reali. La verifica era avvenuta attraverso investigatori – incaricati dall’azienda di monitorare gli spostamenti della dipendente durante l’orario di lavoro – i quali avevano constatato, da un lato, che la dipendente non visitava la clientela e, dall’altro lato, che durante il tempo di lavoro la medesima svolgeva attività di carattere privato.

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