di Francesco Cristiano – Trifirò e Partners Avvocati
Il decreto legge n. 23 dell’8 aprile 2020 ha introdotto un pacchetto di misure accomunate dalla finalità di dotare le imprese italiane di liquidità per affrontare la crisi economica indotta dall’emergenza sanitaria.
In particolare, il Governo ha previsto l’attivazione di un meccanismo di prestiti alle imprese italiane, presidiato da garanzie pubbliche, per un controvalore di Euro 200 miliardi, di cui 30 miliardi riservati alle piccole e medie imprese (PMI) che abbiano pienamente utilizzato la capacità di accesso al Fondo Centrale di Garanzia loro riservato ai sensi della Legge 662/96.