Commento a cura dell’avv. Antonio Cazzella – Trifirò & Partners Avvocati
Fermo restando il temporaneo divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, introdotto dal Decreto Cura Italia, appare comunque utile una breve disamina degli ultimi approdi della giurisprudenza di legittimità.
Con la recente sentenza n. 7471 del 19 marzo 2020 , la Suprema Corte ha precisato che la violazione del criterio di correttezza e buona fede nella scelta, tra lavoratori adibiti a mansioni omogenee, del dipendente da licenziare può comportare, esclusivamente, sanzioni risarcitorie.